Nota di Chiara Buongiovanni, Advocacy & Communication SIA

Proprio nei giorni del rumoroso ESG backlash statunitense, ovvero i vistosi passi indietro dell’amministrazione Trump sugli impegni di sviluppo e finanza sostenibile, e l’approvazione di un contrastato pacchetto Omnibus che posiziona il framework europeo di economia e finanza sostenibile in una nuova stagione che oscilla tra la semplificazione e la de-regolazione, l‘economia sociale si configura nelle visioni di molti come campo d’azione per la costruzione di un futuro più equo e sostenibile, senza rinunciare alla prosperità. Tra questi, Social Impact Agenda per l’Italia (SIA), il network italiano della finanza a impatto che vede nel binomio economia sociale e finanza a impatto un’alleanza inscindibile, dagli effetti (ops: impatti!) potenzialmente dirompenti, con un’attenzione speciale al contesto italiano che si accinge a “partorire”, sotto il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’atteso Piano Nazionale per l’Economia Sociale. 

Social Impact Agenda per l’Italia, in un recente contributo per il Gruppo di Lavoro sul Piano Nazionale di Economia Sociale istituito presso il MEF, ha infatti raccomandato l’adozione della finanza a impatto come approccio guida per l’intero Piano di Azione.

Perché la finanza a impatto è cruciale

  • Massimizzazione dell’impatto sociale e ambientale positivo: la finanza a impatto non si limita a fornire risorse finanziarie, ma mira a massimizzare gli impatti positivi per le persone, i lavoratori e le comunità. Questo approccio trasforma l’impatto in un obiettivo “politico” primario. 
  • Coerenza con le politiche europee: la finanza a impatto è perfettamente allineata con gli obiettivi del Piano europeo per l’economia sociale e con l’EU Transition Pathway on proximity and social economy, che colloca l’economia sociale nell’alveo della politica industriale europea. 
  • Integrità e trasparenza: l’approccio c.d di impact investing garantisce l’integrità degli impatti, promuovendo la trasparenza e l’accountability dei soggetti coinvolti, elementi essenziali per la fiducia e la sostenibilità a lungo termine, contro dilaganti derive di “impact-washing” .
  • Valorizzazione del settore: la finanza a impatto offre una chiave di valorizzazione tangibile per il settore dell’economia sociale, superando le narrative di autoreferenzialità e scarsità che spesso lo limitano, in un momento cruciale anche per la Riforma del Terzo settore che si avvicina a compimento.
  • Attivazione di nuovi modi di lavorare insieme: negli approcci più maturi di finanza a impatto, l’investimento diventa elemento di co-responsabilità di visioni e azioni, ben oltre il mero finanziamento di “output” e “perfomance” concordate e “da rendicontare”.

Caratteristiche distintive della finanza a impatto

A differenza degli approcci tradizionali e in superamento della stessa finanza sostenibile, la finanza a impatto si distingue per:

  • Intenzionalità: Una chiara intenzione ex ante di contribuire alla risoluzione di problemi sociali e/o ambientali, generando impatti positivi e misurabili, oltre al ritorno finanziario. 
  • Misurabilità: La misurazione e la gestione dell’impatto attraverso dati e informazioni di qualità, fondamentali per migliorare le decisioni e monitorare i progressi. 
  • Addizionalità: Il finanziamento di organizzazioni e progetti la cui missione principale è affrontare sfide sociali e ambientali e/o beneficiare gruppi sotto-serviti, garantendo che le risorse raggiungano chi ne ha più bisogno. 

Proposte di azione per un ecosistema impact-driven

SIA propone azioni concrete su quattro temi chiave, di cui i punti a seguire rappresentano una sintesi esemplificativa e non esaustiva.

  1. Contesto istituzionale
    • Definizione chiara dei termini attraverso un tavolo istituzionale multistakeholder. 
    • Creazione di un modello di coordinamento efficace per garantire la coerenza delle strategie. 
    • Formazione e alfabetizzazione diffusa su finanza a impatto, gestione degli impatti e modelli di business impact-driven. 
  2. Strumenti finanziari innovativi
    • Introduzione della doppia materialità (finanziaria e di impatto) per gli strumenti finanziari. 
    • Definizione di incentivi equi e garanzie per gli investitori a impatto e di opportuna premialità per i soggetti dell’economia sociale.
    • Sviluppo di strumenti di equity per l’economia sociale e coinvolgimento degli investitori istituzionali. 
  3. Outcome Payments e Partenariati Pubblico Privati (PPP): tra strumenti finanziari e public procurement
    • Utilizzo di strumenti innovativi come i Social Impact Bond (SIB) per finanziare progetti a impatto. 
    • Sviluppo di Partenariati Pubblico-Privato (PPP) orientati all’impatto, basati sulla co-progettazione e la misurazione dell’impatto, anche attraverso la leva regolamentare dell’amministrazione condivisa.
  4. Misurazione dell’impatto
    • Definizione di standard minimi e condivisi per la misurazione, la gestione e la rendicontazione dell’impatto, in raccordo con l’Agenda 2030 e gli SDGs.
    • Creazione di un framework nazionale di dati d’impatto, basato su dati affidabili e trasparenti. 
    • Promozione di messa in rete e rafforzamento di una infrastruttura di conoscenze e competenze diffusa sui territori.

Piano Nazionale per l’Economia Sociale, lavori in corso

Il Piano Nazionale per l’Economia Sociale si inserisce in un quadro europeo e nazionale in evoluzione. A livello europeo, la Commissione europea ha adottato nel 2021 il Piano d’Azione per l’Economia Sociale, con l’obiettivo di  sostenerne lo sviluppo e potenziare l’innovazione sociale,  mentre la “Raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale (C/2023/1344)”,del novembre 2023, ha chiesto agli Stati membri di definire azioni concrete sul  livello nazionale, riconoscendo all’economia sociale il ruolo cruciale nel promuovere l’inclusione sociale, la coesione territoriale e la transizione verso un modello economico più sostenibile.

Il Piano Nazionale, dunque, si pone l’obiettivo di tradurre le raccomandazioni europee in azioni concrete, definendo un quadro strategico orientato a:

  • Rafforzare il riconoscimento e la visibilità dell’economia sociale, attraverso la definizione di un quadro normativo chiaro e coerente, in linea con le definizioni e i principi stabiliti a livello europeo.
  • Promuovere l‘accesso al finanziamento, sviluppando strumenti finanziari innovativi e orientati all’impatto, come la finanza a impatto, per sostenere la crescita e la sostenibilità delle organizzazioni dell’economia sociale.
  • Valorizzare l’impatto sociale, incentivando la misurazione e la rendicontazione dell’impatto sociale, per dimostrare il contributo dell’economia sociale al benessere collettivo e per orientare le decisioni di investimento
  • Sviluppare le competenze e la capacità organizzativa: attraverso la formazione e l’accompagnamento delle organizzazioni dell’economia sociale, per favorirne la professionalizzazione e la capacità di innovazione.

In Italia, il MEF ha avviato un tavolo di lavoro per la definizione del Piano Nazionale, con l’obiettivo di dare attuazione alle raccomandazioni europee e di sviluppare un quadro strategico nazionale per l’economia sociale. Questo processo coinvolge diversi stakeholder, tra cui organizzazioni del terzo settore, imprese sociali, istituzioni finanziarie e rappresentanti delle amministrazioni pubbliche.

Social Impact Agenda per l’economia sociale 

Riconoscendo l’opportunità strategica di un Piano che valorizzi il ruolo dell’economia sociale come motore di sviluppo sostenibile e inclusivo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Pilastro europeo dei diritti sociali, SIA promuove linee di azione concrete che possano ampliare la portata del Piano, facendo leva sulle logiche della finanza a impatto. Considerando di grande interesse il confronto con le voci e i soggetti che a vario titolo contribuiscono alla visione e alla definizione del Piano nazionale per l’economia sociale che, come da indicazioni del Consiglio verrà finalizzato entro la fine dell’anno, SIA rimane aperta a ogni opportunità di confronto e dialogo con l’ecosistema italiano.  A tutti noi, buon lavoro.

𝐒𝐈𝐀 𝟐𝟎𝟑𝟎 è il 𝐛𝐥𝐨𝐠 di Social Impact Agenda per l’Italia sulla 𝐅𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐚 𝐈𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐒𝐃𝐆𝐬.

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