20/12/2023 – SIA tra i promotori e firmatari della lettera congiunta “How can SFDR support Europe’s impact investing ecosystem to reach UN SDG goals and EU’s Just Transition”, inviata dall’ecosistema impact alla Commissione europea in occasione della Consultazione pubblica sulla SFDR – Sustainable Finance Disclosure Regulation, chiusa lo scorso 15 dicembre.

La lettera, indirizzata a Valdis Dombrovskis, vice-Presidente esecutivo di “An Economy that Works for People” e Mairead McGuinness, Commissaria “Financial services, financial stability and Capital Markets Union”, è espressione di una coalizione di organizzazioni che lavorano in Europa per affermare logiche e strumenti di finanza a impatto a supporto delle grandi transizioni in atto e che riconoscono nella SFDR, oggetto della Consultazione, una leva importante di cambiamento.

Sotto il coordinamento di Impact Europe, l’iniziativa ha raccolto l’adesione della Global Alliance for Impact Lawyers (GAIL) e del  GSG – Global Steering Group for Impact Investment con i suoi National Advisory Boards (NABs): oltre a Social Impact Agenda per l’Italia, hanno sottoscritto i NAB di Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna.

Principali punti della lettera congiunta alla Commissione europea su SFDR

La lettera congiunta ha un titolo che ben ne sintetizza la prospettiva: ‘How SFDR Supports Europe’s Impact Investing for UN SDGs and EU’s Just Transition,’ ovvero “Come la SFDR può sostenere la finanza a impatto in Europa per il raggiungimento degli SDGs e della transizione equa”.

La posizione espressa dai soggetti firmatari, infatti, intende enfatizzare il grande potenziale della SFDR a sostegno di una profonda accelerazione dell’impact investing in Europa.

Rispondendo alla richiesta della Commissione europea di far pervenire raccomandazioni per il miglioramento della SFDR come strumento legislativo a sostegno della finanza sostenibile, i firmatari chiedono di modificare il Regolamento nell’ottica di:

  • Rafforzare la trasparenza, stabilendo regole di informativa comuni a tutti gli operatori finanziari, consentendo maggiore comparabilità delle informazioni di base e assumendo il principio di doppia materialità;
  • Migliorare la SFDR a partire dall’attuale framework, applicando un principio di proporzionalità, in particolare per chi investe in PMI, microimprese e imprese sociali;
  • Creare un vero e proprio sistema di labeling, che superi l’attuale utilizzo improprio della SFDR come strumento di marketing, definendo una serie di criteri minimi relativi alle strategie di investimento;
  • Prevedere un reale riconoscimento degli investimenti/finanziamenti a impatto, attualmente non contemplati dalla SFDR, introducendo una categoria “impact” che rispetti alcuni criteri minimi, ad esempio: intenzionalità, misurabilità e addizionalità.

SIA tra i promotori e firmatari della lettera su SFDR

SIA sta da tempo lavorando e ragionando sui temi e le evoluzioni della SFDR, nel suo più ampio lavoro a sostegno dello sviluppo di finanza a impatto in Italia e in Europa.

La consultazione della Commissione europea sulla Sustainable Finance Disclosure Regulation, da poco conclusa, è stata per l’Associazione una preziosa occasione di approfondimento e confronto di posizioni eterogenee e composite, in rappresentanza della nostra base associativa. Considero il processo di dialogo e scambio sulla SFDR, avviato in questa occasione, un’importante opportunità che apre la possibilità di proseguire il confronto all’interno dell’associazione rispetto alle evoluzioni della regolamentazione europea. In questo contesto, come Segretariato e in qualità di NAB italiano del GSG, abbiamo scelto di partecipare all’iniziativa congiunta su base europea e di sottoscrivere la lettera alla Commissione europea “How can SFDR support Europe’s impact investing ecosystem to reach UN SDG goals and EU’s Just Transition” perché riteniamo che sia importante, in questa fase, affermare con voce comune alcuni principi e visioni fondamentali in merito a ruoli ed evoluzioni dell’impact investing  affinché la finanza a impatto possa rientrare in maniera chiara e coerente nell’impianto regolamentativo dell’Unione europea”. Così Filippo Montesi, Segretario generale di SIA, spiega l’impegno e l’attenzione  dell’Associazione sul tema e la scelta di aderire all’iniziativa congiunta che conferma una prospettiva di lavoro importante per il network italiano dell’impact investing in rapporto alla SFDR.