L’Impact Taskforce (ITF), organizzazione globale indipendente nata per promuovere economie e società “impact oriented”, ha appena presentato lo “State of Play 2023“. Il rapporto valuta l’evoluzione dell’impact economy su scala globale dal 2021 ad oggi, e traccia la nuova agenda a sostegno dello sviluppo sostenibile.

Nel documento che integra e aggiorna le raccomandazioni presentate nel precedente report “Time to Deliver” (2021), la ITF chiede maggiore trasparenza nei processi di gestione dell’impatto e una vera e propria  trasformazione nel quadro delle opportunità per gli investimenti a impatto. In particolare, il Rapporto presenta una serie di raccomandazioni pratiche per le Istituzioni Finanziare per la cooperazione allo Sviluppo (DFIs) e per le Banche Multilaterali di Sviluppo (MDBs), nell’ottica di potenziarne la capacità di mobilizzare investimenti finalizzati a generare non solo profitto ma anche impatto sociale e ambientale positivo e misurabile nelle economie emergenti. Tra le raccomandazioni vi sono la creazione di nuovi pool regionali di capitale cosiddetto “catalitic”, ovvero orientato su investimenti di varia natura che accettino un rapporto rischio – profitto non proporzionale se paragonato a un investimento “convenzionale”, nell’ottica di generare impatto positivo e di abilitare investimenti da terze parti che altrimenti non sarebbero possibili.

Presieduta da Nick Hurd (ex ministro del Governo Britannico) e coordinata dal Global Steering Group for Impact Investment (GSG) – di cui SIA è membro in qualità di National Advisory Board Italia – l’ITF conta al suo interno 120 leader provenienti dal mondo degli investimenti privati, delle imprese, della finanza per lo sviluppo, delle politiche pubbliche, della regolamentazione bancaria, della definizione degli standard, del rating creditizio e delle istituzioni multilaterali.

Verso il G7 a presidenza italiana: 2024 anno cruciale per impact investing e SDGs

Nell’analisi di Nick Hurd – già Ministro del governo britannico, ora a capo della Chair of the Impact Taskforce (ITF) e del Global Steering Group for Impact Investment (GSG) – a commento del Rapporto, il 2024 sarà un anno importante. 

Gli investimenti pubblici sono necessari ma non saranno mai sufficienti. C’è bisogno di un impegno comune e concertato per rendere più facile e imprescindibile per gli investitori privati intervenire per ridurre l’inaccettabile gap finanziario che ci separa dal raggiungimento degli SDG. Va fatto decisamente di più a sostegno degli investitori istituzionali” ha dichiarato Hurd, sottolineando come il Rapporto preveda una vera e propria “agenda del cambiamento” per aiutare le DFIs e le MDBs a giocare nel breve termine il ruolo chiave che gli è proprio, in modo più efficace.

Un forte richiamo a lavorare in questa direzione, viene rivolto al G20 e al G7, la cui prossima, imminente presidenza è proprio quella italiana. Su questa linea, SIA – in qualità di National Advisory Board del GSG per l’Italia – sta avanzando le sue proposte di lavoro.

State of Play 2023 – Qualche dato

  • Il mercato globale ESG è cresciuto del 15% nel 2022, fino a raggiungere i 35 trilioni di dollari, con oltre 1 trilione di dollari investiti intenzionalmente in opportunità d’investimento a impatto.
  • I flussi finanziari privati ​​verso i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, invece, sono diminuiti del 22%.
  • Solo il 10% di tutto il capitale del settore privato mobilitato dalle istituzioni finanziarie per lo sviluppo nel 2021 ha raggiunto i paesi a basso reddito.
  • Il deficit di finanziamento annuale per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e climate goals nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo è aumentato di almeno 4 trilioni di dollari.

State of Play 2023 – Le raccomandazioni

  • Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e climatici è sempre più a rischio. Il 2024 dovrà essere un anno cruciale per individuare modalità più efficaci di mobilitazione del capitale privato verso gli investimenti a impatto. Il gap annuale di finanziamento degli SDG nelle economie emergenti, pari a 4 trilioni di dollari, rappresenta una piccola percentuale dei 98 trilioni di dollari di capitale istituzionale globale under management stimato.
    Il G7 e il G20 dovrebbero guidare gli sforzi per allineare gli stakeholder pubblici e privati in un quadro visibile e comune per la mobilitazione del capitale privato.
    Come punto di partenza, la Roadmap del Vertice di Parigi, la Roadmap della Finanza Sostenibile del G20 e altri effort simili dovranno essere maggiormente allineati fra di loro.
  • Dal 2021 sono stati compiuti progressi significativi sulla trasparenza d’impatto e sulla creazione di una baseline per il reporting di sostenibilità globale. Sono attualmente in vigore oltre 150 misure di divulgazione della sostenibilità in 35 paesi del mondo. Ora è necessario uno sforzo collettivo per massimizzare l’interoperabilità degli standard, migliorare l’equilibrio tra la rendicontazione sull’impatto climatico e sociale e includere gli stakeholders provenienti dalle economie emergenti nei processi di definizione degli standard.
  • La contabilità e la monetizzazione dell’impatto hanno fatto rapidi progressi con la creazione, sostenuta dalla Impact Taskforce, della International Foundation for Valuing Impacts (IFVI). I dati emersi dall’Impact Weighted Accounts Initiative (IWAI) della Harvard Business School rilevano una crescente adozione della contabilità d’impatto in 18 settori e 22 paesi. È necessario un sostegno costante allo sviluppo di metodologie che consentano la valutazione e la contabilità dell’impatto.
  • Gli azionisti devono comunicare i mandati delle Istituzioni Finanziarie per la Cooperazione allo Sviluppo e delle Banche Multilaterali di Sviluppo in modo trasparente. Vi è una forte necessità di riallocare i budget per creare nuovi pool regionali di capitale catalizzatore che possano aiutare ad adeguare i profili di rischio per gli investitori istituzionali, soprattutto nei mercati sub-investment grade.

  • La pubblicazione del GEM – Global Emerging Markets Risk Database contenente i dati storici delle operazioni gestite dalle Istituzioni Finanziarie per la Cooperazione allo Sviluppo dovrebbe essere accelerata.

  • Maggior attenzione dovrebbe essere rivolta agli attori nazionali e regionali delle economie emergenti, data la profonda conoscenza delle realtà locali posseduta e l’assenza delle criticità legate al cambio con la valuta estero.

  • È necessaria una comprensione più profonda e condivisa di ciò che funziona in settori come il capitale agevolato, i finanziamenti accessibili per le aziende più piccole e lo sviluppo di gasdotti.

  • L’attuale approccio risulta frammentato e necessita di coordinamento per individuare e riprodurre su più ampia scala ciò che funziona e interrompere quei processi che non sono risultati fruttuosi.

State of Play 2023 – Le nuove frontiere

Esistono evidenze convincenti a riprova del valore delle outcome partnership e dei contratti outcome based. Queste partnership mettono assieme gli impact investor e le istituzioni che finanziano progetti a impatto. In particolare lo State of Play 2023 sottolinea che: 

  • Pagando per il raggiungimento di risultati specifici prefissati, e non per il mero svolgimento delle attività, il capitale privato può essere mobilitato per ottenere migliori risultati in termini sociali, climatici e ambientali.

     

  • Gli ultimi dati provenienti dal Regno Unito mostrano come la contrattazione outcome-based sia riuscita a garantire un ritorno sugli investimenti pubblici maggiore di oltre 10 volte rispetto all’investimento effettuato. Ora una significativa quantità di evidenze dimostra come tali modelli possano essere adattati con successo anche alle economie emergenti.

Un ostacolo significativo agli investimenti nelle economie emergenti è la mancanza di dati e di standard di rendicontazione. Le economie emergenti devono essere coinvolte nel processo di definizione dei dati e degli standard. La necessità è urgente e nel 2024 il GSG guiderà un’iniziativa ambiziosa per eliminare tale ostacolo”, ha affermato Sir Ronald Cohen, presidente della International Foundation for Valuing Impacts e presidente del Global Steering Group for Impact Investment (GSG).

Il report integrale è disponibile al link: https://www.impact-taskforce.com/media/uhhevie5/itf-report2023.pdf

Fonte: comunicato stampa Global Steering Group for Impact Investment (GSG) del 7/12/2023