SIA sta lavorando all’analisi di punti di forza e criticità della Sustainable Finance Disclosures Regulation (SFDR) per contribuire alla consultazione aperta dalla Commissione europea fino al prossimo 15 dicembre.

REGOLAMENTAZIONE UE

SFDR – Sustainable Finance Disclosures Regulation, due anni dopo

La Sustainable Finance Disclosures Regulation (SFDR) rappresenta una pietra miliare della regolamentazione europea in tema di finanza sostenibile. Entrata in vigore nel 2021, introduce l’obbligo per operatori del mercato e consulenti finanziari di “comunicare” come i rischi collegati alla sostenibilità e i principali impatti indesiderati (PAIs) siano effettivamente considerati e integrati nei processi di lavoro sia a livello di ente, sia a livello di prodotto finanziario. Attraverso poi la ormai “famosa” differenziazione dei prodotti finanziari in artt. 6, 8 e 9, la SFDR richiede una serie di obblighi di comunicazione aggiuntivi in caso di definizione dei propri prodotti come “sostenibili”, per arginare le pratiche di c.d. washing nel mercato.

L’obiettivo della SFDR, in combinato disposto con le altre norme europee, in particolare la Tassonomia europea e la CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), è infatti quello di Indirizzare gli investimenti verso prodotti finanziari che contribuiscano alla crescita sostenibile.

L’applicazione della SDFR, in questi primi anni, ha stimolato un movimento importante nei mercati finanziari europei e un’attenzione crescente alla sostenibilità. Tuttavia la regolamentazione e, a seguire, il processo di implementazione da essa attivato, sembrano presentare alcune criticità e suggerire possibilità di miglioramento per una maggiore efficacia, anche in relazione alle altre normative di settore che inevitabilmente ed esplicitamente intersecano la materia dalla SFDR.

La Consultazione europea su Implementazione della SFRD

Proprio alla luce dell’aumentata complessità dello scenario normativo nonché dell’avanzamento in termini di maturità, esperienza e istanze del mercato e della società europea sui temi della sostenibilità finanziaria, la Commissione europea ha aperto una consultazione molto ampia per raccogliere punti di vista sull’implementazione della SFDR e da qui tracciare possibili linee evolutive.
Attraverso due canali differenti (“public” e “targeted”), la Consultazione europea su “Implementazione della Sustainable Finance Disclosures Regulation (SFDR)” è infatti aperta a operatori finanziari, ONG, autorità nazionali competenti in materia, come anche a professionisti e piccoli investitori.

In linea con l’interesse conoscitivo della Commissione europea, la Consultazione per i soggetti del settore si focalizza su quattro elementi:

1. Attuali obblighi derivanti dalla SFDR
2. Interazioni con altre norme in materia di finanza sostenibile
3. Possibili cambiamenti in tema di obblighi di comunicazione per gli operatori del mercato finanziario
4. Possibile definizione di un sistema di categorizzazione per i prodotti finanziari

La Consultazione si svolge esclusivamente on line e prevede la possibilità di inviare contributi entro il 15 dicembre.

SIA al lavoro per partecipare alla Consultazione europea sulla SFDR

SIA sta lavorando con la sua base associativa – ventisei membri, tra investitori, enti di credito, imprese sociali, market builder e istituzioni filantropiche – per rispondere alla Consultazione della Commissione europea sulla SFDR. L’obiettivo è contribuire a portare il punto di vista dell’impact investing nel processo comunitario di riflessione ed elaborazione di possibili nuove linee di policy in materia di finanza sostenibile.

Nel lavoro di confronto e sintesi delle esperienze e delle istanze dell’ecosistema nazionale della finanza a impatto, SIA – in quanto National Advisory Board (NAB) del Global Steering Group for Impact Investing (GSG) – si avvale del coordinamento e dello scambio con gli altri NAB europei e con la European Venture Philanthropy Association (EVPA).

In un momento così importante e complesso per il mercato globale ed europeo, il Segretariato SIA ringrazia i Soci della rete per l’impegno comune, pur nella diversità di istanze e identità, per contribuire con un messaggio chiaro e concreto a favore di una prospettiva di finanza che non si fermi al “non arrecare danno”, ma si spinga verso la generatività di impatti sociali e ambientali positivi e misurabili (cd. Impact investing).

Info sulla Consultazione europea “Implementazione della SFDR”
Financial Markets: Commission consults on sustainable finance disclosures (europa.eu)